Costruito per il superamento del primo bastione, comprendente la chiesa ed il palazzo annesso riconducibili al primo impianto fortificato del 1200, l’Arco dei Filippini si trova sulla destra di Piazza degli Eroi a Rocca San Giovanni. Tra il palazzo municipale e la Chiesa di San Matteo Apostolo l’Arco funge da elemento connettore tra la chiesa ed il palazzo.
Risalente al 1600, l’Arco dei Filippini, rappresentava un arco esteso al di sotto di un palazzo che conduce fino ad arrivare alle mura medievali del paese. Secondo le testimonianze storiche inizialmente l’arco era un entrata della zecca aragonese, i coniatori di monete in vigore con i sovrani spagnoli. La denominazione Filippini derivava dal nome dei possessori del palazzo: la Congregazione dell’Oratorio San Filippo Neri di Roma e la baronessa di questa terra tra il 1627 e il 1880.
Il Palazzo era la sede del Capitano di Gustizia, della sua corte e successivamente del carcere ed è stato anche residenza dell’Abate di San Giovanni in Venere. Con il passare del tempo parte del palazzo ha ricoperto anche una funzione civile come residenza dei baroni lancianesi De Letto, Ricci e De Monti che hanno esercitato la Giurisdizione Criminale e civile dal 1450 al 1600.
Particolarità come l’Arco dei Filippini non si limitavano ad essere solo ornamentali assumendo importante valenza sul piano urbano- civile e diventando ponte degli edifici principali del paese, dei palazzi e delle attrazioni del paese.
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