Grande è la devozione di San Nicola nel nostro territorio e in particolare a Pollutri, dove è non solo il santo protettore ma uno dei più importanti appuntamenti di aggregazione religiosa, socio-economica e culturale, patrimonio spirituale inestimabile per tutta la comunità.
La leggenda vuole che San Nicola, durante uno dei suoi viaggi in Occidente, passando per la nostra terra durante una forte carestia, disponendo solo di poche fave le moltiplicò all’infinito, riuscendo a sfamare tutti.
In ricordo di questo miracolo, il 6 dicembre e la prima domenica di maggio (a ricordo della traslazione delle reliquie del santo da Myra a Bari) si sono sempre celebrati dei riti che ricordano questo fatto prodigioso.
La sera del 5 dicembre, il piccolo borgo di Pollutri è in festa per la vigilia di San Nicola, con la benedizione delle caldaie e poi la caratteristica cottura delle fave, cotte secondo tradizione all'aperto, in nove grandi calderoni, con la disputa tra gli "attizzatori " per far bollire per prima la propria caldaia, per concludersi con la distribuzione delle fave a tutti presso il sagrato della chiesa di San Salvatore di Pollutri.