San Cirillo di Gerusalemme: il dottore della Chiesa

Oggi,18 marzo, celebriamo San Cirillo di Gerusalemme: un uomo dal temperamento gentile e conciliatorio

Roberta Mele
18/03/2022
Attualità
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Il santo celebrato nella giornata del 18 marzo è San Cirillo di Gerusalemme, un uomo dal temperamento gentile e conciliatorio il cui destino fu di vivere in un’epoca di amare controversie religiose.

Scarsissime sono le notizie agiografiche sulla gioventù di San Cirillo: si sa che nacque a Gerusalemme intorno al 313 da genitori cristiani; ricevette un’eccellente educazione e divenne molto esperto nelle Scritture. 

In un’epoca in cui, con riguardo al cristianesimo, erano molto accese le dispute tra le varie correnti filosofiche, San Cirillo fu molto incline al dialogo e alla riconciliazione. 

Abbracciò la corrente di Eusebio di Cesarea, che, in merito alla questione della natura di Cristo, si poneva a metà strada tra la teologia di Atanasiodi Alessandria e quella di Ario;mentre quest’ultimo negava la divinità di Cristo, Atanasio sosteneva la consustanzialità, cioè che il Figlio fosse della stessa natura del Padre.

San Cirillo fu nominato vescovo nel 347 da Acacio, metropolita dell’arcidiocesi di Cesarea di Palestina, ma ben presto tra i due sorsero forti attriti, sia per questioni amministrative che per questioni teologiche, tanto che nel 358 Cirillo fu condannato all’esilio, con l’accusa di aver venduto proprietà della Chiesa per aiutare i poveri. 

Nel 381  egli partecipò, aderendovi, al Concilio di Costantinopoli, dove venne ribadito quanto deciso nel concilio di Nicea, cioè che Cristo fosse simile nella sostanza al Padre, ponendo in questo modo un punto dogmatico alle controversie della prima Chiesa cristiana. 

San Cirillo si spense, probabilmente, il 18 marzo 387 all’età di circa settant’anni , dopo un episcopato di trentacinque anni, di cui sedici trascorsi in esilio.

Dei suoi scritti, gli unici che si sono conservati sono “Le Catechesi”, una lettera all’imperatore Costanzo etre piccoli frammenti.

Fu nominato dottore della Chiesa nel 1882 

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