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Aggressioni provocate da cani, proficuo incontro in Regione

L’associazione “L’Altra Parte del Guinzaglio” ha incontrato i vertici del Servizio Sanità Veterinaria e Sicurezza degli Alimenti

redazione
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Riceviamo e pubblichiamo

La necessità di affrontare la problematica delle aggressioni da parte di cani in maniera organica e puntuale è stato il fil rouge dell'incontro: partire da qui per delineare insieme quelle che possono essere delle strategie a medio e lungo termine per invertire la rotta.

Il fenomeno della cattiva custodia dei cani di proprietà è in vertiginosa ascesa (rapporto Codacons 2017 ogni anno in Italia si registrano 70mila casi di aggressione) ed è diventato un problema di sicurezza sociale.

"Riteniamo che solo un corretto coinvolgimento di tutte le istituzioni preposte possa finalmente tracciare un organico normativo e regolatorio ampio e dettagliato, degno di un paese come l'Italia", afferma Marilena Mariani – Segretario dell'Associazione LPDG che ha preso parte all'incontro.

"Inoltre i soli provvedimenti sanzionatori non sono sufficienti," aggiunge Simona Mascolo  tesoriere dell'Associazione, anche lei presente all'incontro. "E' necessario diffondere educazione civica e cultura cinofila tra la cittadinanza e elevare valori quali il rispetto per l'ambiente e per tutti gli esseri viventi".

Questo andrebbe ad avere effetti non solo sulle custodie irresponsabili dei nostri amici a quattro zampe, ma anche a dare luogo a una maggiore consapevolezza nelle adozioni. 

Durante l'incontro si è discusso ampiamente del problema della scarsa educazione dei proprietari: molto diffusa è la mancanza di tutte le competenze e conoscenze che permetterebbero al binomio cane-umano di vivere serenamente e in sicurezza in tutti i contesti, urbani e non. 

La mancanza di consapevolezza e cultura cinofila è alla base del fenomeno delle aggressioni, ma anche degli abbandoni: i canili sono saturi e le strutture di ricovero faticano a far fronte alle esigenze dei loro ospiti. Un particolare accento è stato posto sulla difficile collocazione in canile dei cani che presentano una alta aggressività intraspecifica (questi necessitano chiaramente di spazi e gestioni separate da quelle degli altri cani).

Alcuni cenni sono stati fatti sull'utilizzo dei cani da parte della criminalità, fenomeno che rappresenta una delle tante componenti alla base delle aggressioni da parte di cani, problema complesso e sfaccettato.  

NON TUTTI I CANI SONO PER TUTTI e i cani, così come i gatti, non sono dei peluche; sono esseri viventi senzienti con necessità ed esigenze che vanno conosciute e rispettate per consentire loro una vita degna e soddisfacente, per poter essere gestiti in sicurezza in un contesto urbano e per allontanare definitivamente lo spettro degli abbandoni. 

Molta strada è stata fatta negli anni, molte le normative e l'impegno delle istituzioni preposte, ma è necessario continuare questo cammino di cultura e di cambiamento della sensibilità nei confronti degli animali.

In poche parole, solo la promozione del rispetto e della consapevolezza potrà portare a miglioramenti nel lungo termine e come raggiungere questo obiettivo è la sfida che Associazioni e Istituzioni si pongono.

 

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