Si è tenuto il 28 settembre 2022 una tavola rotonda nella sala Aldo Moro di Vasto sul tema: “La cura del bene comune. Progetti di rigenerazione urbana del terzo settore” a conclusione del progetto regionale “Il Cortile” che vede cinque associazioni di volontariato del territorio: Ricoclaun come capofila insieme a Avi Alzheimer, Amici di Zampa, Lory a Colori e Cb San Vitale, coinvolte insieme nel progetto dell’orto sociale della legalità alla Scuola Primaria “G. Spataro” di Vasto e adotta le aromatiche alla Villa Comunale.
Sono intervenuti: Pasquale Bonasora, presidente Labsus- Laboratorio per la sussidiarietà Aps, Rosaria Spagnuolo, presidente Ricoclaun, Marta Elisio della Pmi Services, Rosanna Florio, presidente Amici di Zampa, la dottoressa Sacchet per l’Avi Alzheimer Vasto, Monica Marinari, Presidente Lory a Colori, Giuseppina Rossi, funzionario giuridico pedagogico Casa Circondariale e Antonio Cilli, Editore Cittanet.
È stata l’occasione per evidenziare il progetto regionale svolto insieme ma anche l’importanza della progettazione attenta a creare reti e sinergie e le peculiarità delle tantissime attività che le associazioni realizzano nel territorio, Inoltre, si è parlato della Casa Circondariale di Vasto, dell’importanza di aprirsi all’esterno con progetti legati al volontariato e che vedono la nostra comunità attenta e generosa e dell’importanza della comunicazione anche nel terzo settore, basata sull’autenticità e sul glocalismo, per salvaguardare l’unicità delle associazioni e i modelli globali, per ritrovare proprio mediante internet il bene comune.
Molto interessante è stato il contributo di Pasquale Bonasora che ha delineato la nuova prospettiva del terzo settore con i patti di collaborazione per coinvolgere insieme terzo settore, comunità e enti. Accordi attraverso i quali uno o più cittadini attivi e/o associazioni e soggetti pubblici definiscono i termini della collaborazione per la cura di beni comuni materiali e immateriali. Diventano così i principali strumenti per l’attuazione dell’Amministrazione condivisa dei beni comuni attraverso il Regolamento promosso da Labsus. Importante è l’attuazione del Regolamento per l’Amministrazione condivisa dei beni comuni, è un atto normativo, che mette al centro la disciplina delle forme di collaborazione tra i cittadini e l’amministrazione, finalizzate alla cura, alla rigenerazione e alla gestione condivisa dei beni comuni, che trovano realizzazione, più concretamente, attraverso la stipula dei Patti di collaborazione. Tale Regolamento ha ad oggetto la disciplina del modello organizzativo di Amministrazione condivisa, che consente a tutti i cittadini attivi, singoli o associati, e all’amministrazione di svolgere attività di interesse generale su un piano paritario. Si tratta di uno strumento giuridico innovativo non soltanto in relazione ai contenuti che veicola, ma anche con riferimento ad aspetti di natura più propriamente giuridica. Tali Regolamenti, infatti, oltre a favorire forme di democrazia partecipativa, da affiancare a quelle più note e tradizionali di democrazia rappresentativa e di democrazia diretta, attuano i principi di autonomia regolamentare e, soprattutto, sussidiarietà orizzontale, presenti nella Costituzione (in particolare negli articoli 117, co. 6 e 118, co. 4), senza la necessaria (e usuale) intermediazione legislativa, garantendo, altresì, rapidità nell’iter di approvazione, adattabilità rispetto alle peculiarità territoriali e facilità nella eventuale fase di modificazione. Anche per queste ragioni, i Regolamenti per l’Amministrazione condivisa hanno trovato, a partire dalla prima sperimentazione “pilota” del Comune di Bologna, venuta alla luce il 22 febbraio del 2014, un rapido ed apprezzabile sviluppo su tutto il territorio nazionale con tante esperienze in tutt’Italia.