La scuola è il luogo in cui si costruisce il futuro e il presente della società, lì dove il mondo entra e permette la crescita di ogni coscienza civile. E che si apre al mondo, alle sue sfide e ricchezze, culture e vita. La cultura, hanno scritto grandi personaggi storici come Umberto Eco, non è imparare a memoria ma aprirsi al mondo, comprendere, l’intelligenza di una coscienza civica che apprende dal passato, si arricchisce nel presente e lo vive, costruendo il futuro.
In un periodo storico incerto, in cui minacce gravissime come nubi oscurano il futuro e lo minacciano sempre più, la società italiana si trova di fronte ad una delle sfide più difficili immaginabili: reinventarsi daccapo per rimanere, trovare nuove strade per poter permettere alle future generazioni di attraversare quelle che oggi ci sono possibili. C’è un’espressione, soprattutto di fronte all’avanzare della minaccia dei cambiamenti climatici e della stessa vita (almeno così come da millenni la interpretiamo) sul Pianeta Terra: Transizione Ecologica. Un’espressione usata, ed abusata, tantissime volte in questi mesi. Che ci imporrebbe, al di là di ogni possibile make up di un passato da consegnare solo ai libri di Storia in quanto i fossili sicuramente sono preferibili in un museo rispetto al futuro, riflessioni e agire concreto.
Il 25 febbraio scorso di questo, e tanto altro, hanno discusso in assemblea gli studenti dell’Istituto Tecnico Economico (ITE) di Gissi. Un’assemblea dedicata alla transizione ecologica e all’educazione ambientale organizzata in collaborazione con Legambiente Abruzzo. “La nostra scuola ci sta a cuore, l’ambiente e il nostro Pianeta ci stanno a cuore” il messaggio lanciato da studentesse e studenti durante l’assemblea. “Dopo un input iniziale curato dall’educatrice ambientale Dott.ssa Angela D’Aloisio, seguito con grande interesse dai ragazzi, sulle tematiche della transizione ecologica e dell’economia circolare, con particolare riguardo ai concetti di riduzione, recupero, riciclo e riutilizzo – hanno raccontato - il parco di pertinenza dell’edificio scolastico si è riempito di colori e di suoni: tutti insieme, divisi in team di lavoro, si è proceduto ad un’accurata pulizia ambientale, con differenziazione dei materiali rinvenuti”.
È stata un’assemblea in cui “tutti e ciascuno si sono sentiti protagonisti” di un “evento voluto ed organizzato dagli stessi studenti e studentesse”. Una mattinata in cui è stato concretamente dimostrato “ancora una volta l’amore per la loro scuola e il desiderio di curarla insieme ad un apprezzabile impegno ambientale e sociale, in una scuola palestra di cittadinanza attiva e responsabile”.