Aumenta il numero di richieste del Reddito di Cittadinanza provocando una vera e propria impennata, da 1,2 milioni di famiglie beneficiarie a 3 milioni. Dal 1 gennaio 2022 poi, sono cambiate ulteriormente le regole, in modo da dare una sferzata ai “furbetti” che lo percepiscono senza diritto e di mettere da parte pian piano questa misura.
Tornando a monte in Abruzzo attualmente i nuclei familiari percettori sono 23.606 pari a 49.840 con un importo medio mensile di 544 euro ma c’è un aumento significativo della domanda, questo può essere ricollegato sicuramente al difficile reperimento di lavoro e agli effetti gravosi sull’economia dovuti alla pandemia. Quindi nel restyling della norma sono previste due offerte di lavoro: al primo rifiuto verranno detratti 5 euro, al secondo il Rdc verrà revocato. Per quanto riguarda la distanza lavorativa che intercorre tra il beneficiario del sussidio e l’eventuale posto di lavoro si riducono da 100 a 80 km, mentre la seconda proposta può essere collocata in tutta Italia. Inoltre è prevista l’obbligatorietà a colloqui in presenza almeno una volta al mese per la valutazione ed il riconoscimento del beneficio. E’ previsto un raccordo che coinvolge Inps, Comuni e Anagrafe nazionale della popolazione residente, così da poter incrociare i dati e smaltire i tempi nella fase di verifica delle domande per il sussidio, inoltre è stato introdotto uno stop al limite temporale di fruizione che una volta delimitava in modo temporaneo (12 mesi) le proposte per le offerte di lavoro.
I nuovi poveri aumentano e ci sarà un boom di domande da parte delle famiglie abruzzesi, ma l’Inps avverte “E’ una misura decisiva contro la povertà ma poco utile per l’inclusione lavorativa”.