Santa Giulia nacque il 12 luglio 1751 in Francia; sedici anni dopo, la miseria colpì la famiglia e quindi Giulia fu costretta a lavorare, adattandosi anche a quelli più faticosi.
A ventidue anni, fu colpita dalla paralisi alle gambe. Nonostante le sue condizioni, sotto la guida del suo parroco, si dedicò all’insegnamento del catechismo ai bambini.
Costretta alla fuga, durante la Rivoluzione Francese, perché accusata di nascondere dei sacerdoti restii alle nuove norme civili, si diresse ad Amiens, dove incontrò padre Varin, superiore dei Padri della Fede, il quale la convinse a fondare un’organizzazione dedita all’educazione cristiana delle fanciulle.
Cominciò nel 1803 la vita in comune con alcune compagne, pronunciando i voti nel 1804, anno in cui avvenne la miracolosa guarigione delle sue gambe.
Superiora nel 1805, allargò la sua opera fondando scuole in tutta Francia e in Belgio; accadde però che, nel 1809 il vescovo di Amiens, dando credito a voci calunniose su di lei, ordinò che lasciasse la sua casa.
Tuttavia, l’intera comunità la seguì trasferendosi a Namur in Belgio, sotto la protezione del vescovo locale; nel mentre la congregazione cambiò il nome in “Suore di Nostra Signora di Namur”.
Pur essendo d’istruzione limitata, seppe diffondere i suoi principi e concretizzare i suoi ideali in Belgio, formando anche gruppi di maestre.
Santa Giulia Billiart morì a Namur l’8 aprile 1816; fu beatificata da San Pio X il 13 maggio 1906 e dopo il riconoscimento di due miracoli avvenuti uno in Belgio e in Brasile, venne canonizzata il 22 giugno 1969, da papa Paolo VI.