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Celebrato a Cupello il “Giorno del Ricordo”

Cerimonia con gli alunni della scuola secondaria di primo grado

redazione
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Il Presidente del Consiglio Comunale Filippo D’Angelo e l’Assessore alla cultura Angela Antenucci, hanno organizzato l’evento commemorativo del Giorno del Ricordo delle vittime delle “foibe” che ricorre il 10 Febbraio di ogni anno. Evento previsto e riconosciuto dalla Legge n. 92 del 2004 che recita così: “la Repubblica Italiana riconosce il 10 Febbraio quale giorno del ricordo al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tute le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale ecc……”. 

Sono state coinvolte le classi della scuola secondaria di primo grado di Cupello che a distanza di solo due settimane dalla Giornata della Memoria, hanno partecipato con maturo interesse. I ragazzi/e sono stati interessati dal film Red Land – Rosso Istria. Filippo D’Angelo ha illustrato loro un tratto di storia accaduto tra il 1943 ed il 1947 iniziando con la spiegazione di cosa sono queste foibe: esse sono delle grosse e profonde cavità, fino a centinaia di metri, che insistono nel territorio carsico nella zona della Dalmazia, vicino al territorio italiano. Nel 1943 con la caduta, finalmente, del regime fascista di Mussolini ci fu lo sfaldamento delle forze armate italiane. In seguito a ciò, nei Balcani ed in particolare in Croazia ed in Slovenia, regioni che confinavano con l’Italia, avevano avuto il sopravvento le forze armate comuniste di Tito. In particolare i partigiani Jugoslavi di Tito si vendicarono non solo contro i fascisti, ma anche contro decine di migliaia di italiani. Essi vennero considerati nemici del popolo e pertanto vennero dapprima torturati e poi gettati dentro le foibe. L’obiettivo dei partigiani   del dittatore comunista Tito era riconquistare i territori italiani della Slovenia e della Croazia e di fare una pulizia etnica di natura politica. Inoltre, tra il mese di maggio e quello di giugno del 1945, circa 250.000 italiani dell’Istria, della città di Fiume e della Dalmazia furono obbligati a lasciare le loro case, la loro terra e tutti i loro beni.  I primi ad essere gettati nelle foibe nel 1945, insieme ai militari fascisti ed ai collaborazionisti, furono i Carabinieri, Poliziotti e Guardie di Finanza e poi liberi cittadini: uomini, donne e bambini. Un nome per tutti Norma Cossetto, che fu prima violentata e poi gettata in fin di vita dentro la foiba. 

Il nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella a conclusione del suo discorso per la commemorazione del Giorno del Ricordo  si è pronunciato così: Onorare le vittime e promuovere la pace, il progresso, la collaborazione, l’integrazione, aiuta a impedire il ripetersi di tragici errori, causati da disumane ideologie e da esasperati nazionalismi; e a non rimanere prigionieri di inimicizie, di rancori, di dannose pretese di rivalsa.

Se non possiamo cambiare il passato, possiamo contribuire a costruire un presente e un futuro migliori.

All’Europa, e al suo modello di democrazia e di sviluppo avanzati, guardano nel mondo milioni di persone.

L’unità dei suoi popoli è la sua forza e la sua ricchezza.

Il buon senso e l’insegnamento della storia chiedono di non disperderla ma, al contrario, di potenziarla, nell’interesse delle nazioni europee e del futuro dei nostri giovani.

Prima di concludere, il Presidente del Consiglio Comunale ha ringraziato gli alunni, tutti gli insegnanti ed il Dirigente Scolastico Prof. Nicandro Rago per la sensibilità e la disponibilità dimostrata a commemorare questo tipo di manifestazioni.

Hanno chiuso i lavori i saluti del Sindaco Graziana Di Florio.

 

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