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Giornata della Memoria, a Casalbordino cerimonia in piazza per non dimenticare

Scuole e autorità civili hanno ricordato l’Olocausto

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«Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario» è stato il monito di Primo Levi dopo l’Olocausto e la scoperta dell’orrore dei lager. «Per non dimenticare» è l’impegno che ogni anno accompagna la Giornata della Memoria, indetto dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con la risoluzione 60/7 del 1° novembre 2005 nel giorno in cui l’Armata Rossa liberò i prigionieri del campo di concentramento di Auschwitz. Una giornata istituita in Italia nel 2000, all’alba del terzo millennio e alla fine del secolo dei totalitarismi, delle guerre mondiali, della Shoah e di altri genocidi. Una giornata, sottolinea la legge 211 del 2000 che l’ha istituita, che si pone l’obiettivo di «conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere». 

Il monito di Primo Levi è stato una delle riflessioni lette dai bambini delle scuole durante la cerimonia in piazza Umberto I a Casalbordino. Con le associazioni combattentistiche, la Protezione Civile “Madonna dell’Assunta”, la Polizia Locale, il parroco don Silvio Santovito e l’Amministrazione Comunale sono state presenti in piazza alcune classi della scuola secondaria di primo grado “P. S. Zimarino” e delle scuole primarie “E. Mattei” e “R. Paolucci”.

L'amministrazione comunale è stata rappresentata dal sindaco Filippo Marinucci, dalla vicesindaca Carla Zinni e dall’assessore Amerigo Tiberio.  

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