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Criminalità giovanile, maxi blitz anche nelle province di Chieti, L’Aquila e Teramo

Armi, traffico di droga, violenza online al centro dell’operazione conclusa nella notte

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In Italia il numero di omicidi è diminuito l’anno scorso rispetto al 2023. Il dato è emerso nell’ultimo rapporto annuale del Servizio analisi criminale della Polizia. In controtendenza, rispetto ai dati generali, quanto avviene tra i giovanissimi con al contrario il triplicarsi di omicidi che coinvolgono minorenni. La violenza e la criminalità, negli ultimi anni, tra i giovanissimi appaiono in netto aumento. Anche in Abruzzo tanti episodi di cronaca hanno coinvolto “baby gang”. La maxi operazione, coordinata dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, conclusasi questa notte ha avuto al centro proprio il contrasto alla criminalità giovanile. Tre province abruzzesi su quattro coinvolte: Chieti, Teramo e L’Aquila

Nel maxi blitz sono stati 73 gli arrestati (13 minorenni), accusati di vari reati tra cui il tentato omicidio e altri legati alle sostanze stupefacenti, e 142 i denunciati in stato di libertà (29 minorenni), accusati di vari reati tra cui possesso di armi o strumenti atti a offendere e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

Cinquanta province coinvolte, più di 1000 agenti in azione, identificati circa 13.000 giovani (3.000 minorenni), controllati 150 immobili (2 istituti scolastici e 23 strutture di accoglienza per minori stranieri non accompagnati) piazze, giardini pubblici, stazioni ferroviarie, centri commerciali e locali pubblici. 

Oltre armi, droga, gioielli e cellulari rubati durante la maxi operazione sono stati individuati 600 profili social in cui si inneggiava all’odio e alla violenza, anche contro le forze dell’ordine, e all’uso di armi. 

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