Cento anni fa, il 24 marzo 1924, nasceva Franco Basaglia. Psichiatra e neurologo, innovatore nel campo della salute mentale. Alla sua memoria è legata la legge 180, che abolì i manicomi e rappresentò una svolta rivoluzionaria nella cura e nell’attenzione alle persone che prima venivano recluse e considerate senza nessuna possibilità sociale.
L’importante anniversario legato a Basaglia sta portando a tantissime iniziative in sua memoria, e per riflettere sulla sua eredità, in tutta Italia. Il 16 aprile dalle ore 9.30 l’Auditorium del Rettorato presso il Campus dell’Università D’Annunzio in via dei Vestini 31 a Chieti Scalo ospiterà il convegno “L’eredità di Franco Basaglia a cent’anni dalla nascita – Verso la salute mentale inclusiva”.
Dopo i saluti istituzionali del rettore prof. Liborio Stuppia interverranno il prof. Arturo Di Cera della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università Niccolò Cusano di Roma sul tema “Dalle istituzioni segregative alle comunità inclusiva. Prospettive sociologiche della rivoluzione post Basaglia”, la psicologa-psicoterapeuta dott.ssa Maria Paola Ciarelli sul tema “Tra diagnosi e cura, il lavoro integrato: aspetti relazionali della presa in carico della persona oltre la patologia”, il dottore di ricerca Dipartimento Neuroscienze Imaging e Scienze Cliniche prof. Mauro Pettorruso sul tema “Cent’anni di solitudine: nelle pieghe della psichiatria contemporanea fra umanizzazione e manicomio liquido”, il professore associato del Dipartimento Neuroscienze Imaging e Scienze Cliniche Giovanni Martinotti sul tema “La realtà clinica postmoderna e l’attualità del modello Basaglia: difficoltà e prospettive” e la Garante Regionale dei Diritti dell’infanzia e adolescenza avv. Maria Concetta Falivene sul tema “Sfide psicologiche e psichiatriche nelle devianze giovanili: le lacune delle strutture di supporto”. Moderatore dell’incontro sarà il prof. Roberto Veraldi, presidente del Corso di Laurea in Servizio Sociale dell’Università D’Annunzio.
La partecipazione certificata all’evento consentirà agli studenti il riconoscimento di 0,5 CFU.
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