È di tutti gli artisti maledetti senza ombra di dubbio il più maledetto Michelangelo Merisi detto Caravaggio. Il pittore della quale ogni volta che si ammira o studia un dipinto se ne rimane tremendamente folgorati.
Ciò che lascia senza fiato è la maledetta veridicità e la crudezza con cui rappresenta la realtà. Trovarsi dinanzi ad un suo quadro, equivale ad immergersi nella realtà, perché l’artista intendeva riprodurla in maniera del tutto mimetica, come mai nessuno prima di lui aveva fatto.
È stato apprezzato molto il film “L’Ombra di Caravaggio”, uscito nelle sale nel 2022, regista Michele Placido. Ha particolarmente colpito la scelta di rappresentare il Caravaggio Genio e quindi Artista e allo stesso tempo Ribelle.
Genio e Ribelle nella vita così come nella sua arte, tanto da spingersi al limite delle regole dettate dal Concilio di Trento che tracciava le coordinate esatte nella rappresentazione dell’arte sacra. Nei suoi dipinti infatti, usava volti e corpi di prostitute, ladri e vagabondi per rappresentare personaggi sacri.
L’Ombra è il nome dell’investigatore, che avvia le sue attività di inchiesta e spionaggio. Per indagare sul pittore che – con la sua vita e con la sua arte – affascina, sconvolge, sovverte. Un’Ombra che avrà nelle sue mani potere assoluto, di vita o di morte, sul destino di un genio.
