“Bascapé, ultimo atto, la storia esaltante e il destino crudele di Enrico Mattei” è il titolo del libro che lo scrittore e saggista Alberto Marino ha dedicato alla memoria del grande industriale italiano. Legato al nostro territorio per le grandi opere realizzate dall’Eni, che favorirono l’industrializzazione tra Cupello e San Salvo, e per gli anni della sua infanzia.
Mattei fu scolaro, infatti, a Casalbordino e Vasto. A Casalbordino a lui è intitolata la scuola primaria, che frequentò da bambino, e una targa è stata posta sulla casa in cui visse in quegli anni. Stasera alle 21, presso lo stabilimento Oasi in via Bachelet sul lungomare sud la figura di Enrico Mattei sarà al centro del nuovo incontro della rassegna “Dialoghi erranti” organizzato dalla Pro Loco di Casalbordino.
Mattei era nato ad Acqualagna, provincia di Pesaro ed Urbino, il 29 aprile 1906. Il padre Antonio, sottufficiale dei Carabinieri, fu inviato a comandare la stazione dei Carabinieri a Casalbordino. E qui Enrico Mattei conseguì la licenza elementare. Un percorso di studi ancora oggi ricordato dall’intitolazione alla sua memoria dell’attuale scuola primaria e che proseguì presso la Regia Scuola Tecnica (l’attuale scuola secondaria di primo grado Rossetti) a Vasto.
Il rapporto tra Enrico Mattei e il nostro territorio si rafforzò ulteriormente all’inizio degli anni sessanta quando fu scoperto il giacimento di metano di Cupello. Una scoperta che diede un grande impulso allo sviluppo industriale del territorio, in cui Mattei ebbe un ruolo fondamentale. Il 23 maggio 1962 fu costituita la SIV, Società Italiana Vetro, e della nascita della nuova industria Enrico Mattei fu protagonista. Il Comune di Cupello decise di conferirgli la cittadinanza onoraria a riconoscenza di quanto realizzato nel nostro territorio. La cerimonia era prevista il 28 ottobre 1962 ma il giorno prima Enrico Mattei trovò la morte nel tragico incidente aereo in provincia di Pavia. Pochi mesi prima della morte Enrico Mattei visitò Vasto in occasione dell’apertura di un pozzo petrolifero in contrada San Lorenzo.
