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Dante in versione manga

Omaggio degli alunni della Scuola Secondaria di primo grado di Cupello al Sommo Poeta

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Ieri, 25 marzo, Cupello ha festeggiato Dante nel giorno a lui dedicato con un evento "fuori dal Comune", così come è stato definito nel comunicato diffuso dal Comune stesso.

Un evento culturale che, attraverso la lettura del XXXIII canto del Paradiso, declamato presso la chiesa della Natività di Maria Santissima dai ragazzi del gruppo di ricerca della Biblioteca comunale, nel pomeriggio, e il convivio dantesco tenutosi presso il ristorante Terra Mia di Marco Donatelli e Tiziana Antenucci, la sera, ha permesso di veicolare e far conoscere aneddoti, curiosità e storia del padre della Lingua italiana e della sua opera principale, la Divina Commedia.

All'interno di questa cornice celebrativa si colloca anche il Laboratorio a cui hanno preso parte gli alunni della classe 2^B della Scuola Secondaria di primo grado dell'Istituto Comprensivo Monteodorisio, del plesso di Cupello.

Un Laboratorio iniziato qualche settimana fa, che ha visto gli studenti impegnati  nell'interpretazione di Dante in versione manga.  Organizzati in piccoli gruppi e guidati dalla prof.ssa di italiano Maria Elena Sfarra, i ragazzi, attraverso varie fasi di lavoro, hanno realizzato delle tavole con cui hanno illustrato alcuni canti dell’Inferno dantesco.

"L’universo creato da Dante e dalla sua Commedia ha avuto sempre il potere di affascinare i lettori, sia quelli del passato che quelli di oggi. E i nostri studenti non fanno eccezione. L’opera ha, nella sua grandezza, la straordinaria capacità di creare immagini vivissime nella mente di chi legge. È per questo che ho pensato di coniugare lo studio del capolavoro dantesco, in particolare dell’Inferno, e un primo approccio al variegato mondo dei fumetti per realizzare delle tavole che illustrassero alcuni versi tratti proprio dalla prima cantica. 

Grazie al supporto della prof.ssa Marianna Forgione, gli alunni hanno interpretato visivamente situazioni e personaggi tra i più celebri dell'Inferno - da Caronte a Paolo e Francesca -, ispirandosi in parte all’opera del famoso mangaka giapponese Go Nagai, per poi creare qualcosa di originale e personale." ha commentato la prof.ssa Sfarra, parlando del progetto da lei fortemente voluto.

Un progetto che trova la sua forza nella pluridisciplinarietà e nell’utilizzo di "linguaggi" vicini ai ragazzi di oggi: "I risultati raggiunti dimostrano la validità e l'efficacia dei lavori multidisciplinari ai fini didattici e quanto opere distanti nel tempo riescano a coinvolgere le giovani generazioni, se si fa ricorso alle giuste motivazioni e si fa leva sui loro interessi." ha aggiunto a riguardo la Sfarra.

Un aspetto, questo, confermato dal modo in cui i ragazzi hanno accolto l'idea di diventare "fumettisti" per l'occasione: "A mio parere il progetto che abbiamo realizzato è stato molto costruttivo, perché anche se con semplici disegni abbiamo rappresentato grandi versi, che costituiscono la nostra letteratura, insomma con disegni abbiamo rappresentato un grande colosso, Dante Alighieri!" ci ha detto entusiasta Alessandro Corrado, uno degli studenti impegnato nel progetto.

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