Risale ad alcuni giorni fa l’intervista di cui diamo notizia oggi, 31 gennaio: una data scelta non a caso per la pubblicazione di questo articolo, ma con un significato specifico – e speciale – per chi scrive e per coloro che condividono oggi lo stesso “evento” e le stesse emozioni.
Perché nelle parole di Alessia Di Stefano, la cupellese di cui a breve parleremo, vogliamo vedere – e abbiamo visto – un augurio e un incoraggiamento per tutti noi che ci accingiamo a vivere la nuova esperienza “Valsinello.net”: un’occasione per metterci in gioco e utilizzare le nostre competenze e conoscenze per offrire un servizio di informazione e conoscenza che sia anche una “finestra aperta” sui territori di competenza che fanno parte dell’area Val Sinello, tra cui appunto, anche Cupello.
È un "viaggio" segnato dall’amore per lo studio e la passione per le lingue quello di Alessia Di Stefano, classe 1997, che prima di iniziare l’Università ha sempre vissuto a Cupello. Passione e interesse per le lingue che l’hanno accompagnata sin dalla scuola secondaria di secondo grado, il Liceo Linguistico “Pantini Pudente” di Vasto, e per tutto il percorso formativo universitario: “Dopo aver conseguito la Laurea triennale in Mediazione Linguistica presso l’università degli studi di Macerata, ho conseguito la Laurea magistrale in Lingue orientali a Venezia”, ci racconta. E la carriera post-uiversitaria non sembra essere da meno in quanto a “internazionalizzazione” e uso delle lingue: continua infatti la Di Stefano: “Attualmente sto frequentando un Master in Marketing e Comunicazione presso la Bocconi di Milano, un percorso variegato, a metà strada tra le lingue e le discipline inerenti il marketing e la comunicazione d’impresa”.
E proprio nell’ambito degli studi in Mediazione Linguistica, per l'impegno , ha ricevuto un premio dopo esser stata convocata successivamente al conseguimento della Laurea triennale. E con lei abbiamo piacevolmente e orgogliosamente rivissuto i momenti di questo evento personale davvero degno di nota e interessamento.
“Diverso tempo fa sono stata convocata tramite e-mail dal Centro Studi Comunicare l’Impresa (https://comunicareimpresa.com/), una scuola che opera dal 1993 nel settore della formazione d’eccellenza e della consulenza ai settori produttivi e organizza percorsi formativi e master rivolti a giovani laureati nell’ambito della gestione delle imprese e del commercio internazionale” – ci spiega Alessia, che continua in questo modo il suo resoconto preciso – “Tale Centro, insieme alla Fondazione Italia USA (NdR: una fondazione non a scopo di lucro, fondata da Corrado Maria Daclon – https://www.italiausa.org/), che si occupa di promuovere le relazioni tra l’Italia e gli Stati Uniti, hanno selezionato diversi studenti in tutta Italia, ragazzi che hanno raggiunto il massimo dei voti e hanno riportato il miglior curriculum in materia di interesse per la suddetta Fondazione (dunque in relazione a lingue, mediazione linguistica, mediazione internazionale) per ricevere un premio di merito, un riconoscimento come professionista accreditato nell’ambito dell’internazionalizzazione delle imprese e della pubblica amministrazione”.
La premiazione di cui ci parla con fierezza doveva tenersi nel 2020 ma, a causa della pandemia, come successo per molti altri eventi, è stata rimandata diverse volte finché si è tenuta il 19 novembre 2021: “Tutti gli studenti provenienti dalle varie facoltà sono stati convocati presso un’aula del Palazzo dei Gruppi Parlamentari, uno degli edifici secondari che fa parte della Camera dei Deputati” – precisa la cupellese mentre continua a raccontarci dell’evento a cui ha preso parte – “Oltre i 300 ragazzi convocati, erano presenti alcuni giornalisti, il Segretario Generale della Fondazione Italia USA, l’Ambasciatore degli Stati Uniti in Italia e infine il Direttore di Telenorba nonché vari fotografi”.
Già dal solo racconto a parole emergono l’importanza, l’ufficialità e la magnificenza del momento ma è quando entriamo, a punta di piedi, nella sfera personale di chi ha avuto la fortuna e, soprattutto, il merito di partecipare a un evento come quello descritto, che si fanno spazio le emozioni più intime e profonde di una ragazza che nella sua riservatezza nasconde la forza di quella consapevolezza che deriva dalla proprie competenze e capacità: “Quando ho ricevuto l’invito alla premiazione ero molto stupita, non me l’aspettavo, non ero a conoscenza del premio e non ne avevo sentito parlare, sono rimasta meravigliata” – ammette Alessia, sottolineando un’evidenza purtroppo tristemente reale – “perché non capita spesso di ricevere premi o riconoscimenti per i propri meriti e risultati; in Italia spesso ci sono ragazzi che come me riescono a raggiungere dei traguardi importanti ma non vedono riconosciuti i propri risultati”. E continua: “sono orgogliosa di tutti i traguardi che ho raggiunto però sentirsi riconosciuti tali meriti anche al di fuori della propria famiglia ti fa sentite di aver fatto e di stare facendo qualcosa di giusto e di importante”.
Quando le chiediamo, invece, cosa ha provato il giorno della premiazione ci dice: “ero molto emozionata, è stato bello poter condividere questa bella esperienza con ragazzi provenienti da tutta Italia, anche perché era da diverso tempo che non si poteva partecipare a eventi del genere, è stata la prima volta, in questi anni di pandemia, in cui entravo in aula con tante persone”.
Terminiamo la chiacchierata telefonica con uno sguardo al futuro, chiedendole dei suoi programmi: “Spero di poter svolgere un lavoro inerente a tutto quello che ho studiato, che rientri nell’ambito della gestione e dell’internazionalizzazione delle imprese, spero di potermi realizzare in tale settore e per questo sto frequentando un master, per ampliare le mie opportunità”: parole che denotano tutta la volontà di Alessia di realizzare i propri sogni e dar vita ai suoi progetti che, seppur troveranno effettiva realizzazione altrove, non spezzeranno mai il legame con Cupello, il suo paese: “Mi sono sempre immaginata una vita al di fuori di Cupello però inevitabilmente, alla fine, nonostante io abbia vissuto in diverse città, mi ritrovo sempre a tornare a casa, casa mia sarà sempre Cupello e si torna sempre a casa”.