Partecipa a ValSinello.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

L’Asenelle d’ore.it – La Radura – Perpetua: intorno alla Resurrezione/2

(Con una premessina sulle ultime parole di Gesù)

redazione
Condividi su:

Dopo la sibillina premessa sulle ultime parole di Gesù, passiamo ora all’oggetto principale del nostro articolo, ossia la Resurrezione (di cui inizierà a trattare questa seconda parte),nella quale, una volta avvertito che l’annuncio e la diffusione di essa si deve comunque alla squisita sensibilità del genio femminile, si può distinguere tra i Vangeli sinottici,secondo cui ad accorgersi di tale Resurrezione furono le “pie donne” e quello di Giovanni, secondo il quale ciò sarebbe dovutoalla sola Maria di Magdala.

Secondo iVangeli sinottici, dunque,tali “pie donne” erano state attente al luogo dove veniva posto il Salvatore, con i Vangeli di Matteo, Marco e Luca che ci riportano precisamente i loro nomi: Maria madre di Gesù, Maria di Magdala, Maria, madre dei figli di Zebedeo, Giovanna, Maria, madre di Giacomo il minore e Ioses e Salome,le quali si recarono al sepolcro il primo giorno dopo il sabato, per ungere il corpo di Gesù con le essenze funerarie e poi avvolgerLo in bende, come prescriveva il rituale ebraico di sepoltura di derivazione egizia, trovandolo però già vuoto. Invece,secondo quello di Giovanni, andò al sepolcro la sola Maria di Magdala, anche perché il rituale di sepoltura di cui sopra sarebbe stato già compiuto nelle ultime ore prima del sabato, da Giuseppe di Arimatea insieme a Nicodemo, di cui ci siamo già occupati in precedenti occasioni.

  Proseguendo con il racconto dei Vangeli sinottici dunque, il giorno dopo il sabato si recarono di buon mattinoal sepolcro: secondo Marco (cap.16,1) Maria di Magdala, Maria madre di Giacomo e Salome; secondo Matteo (cap.28,1) Maria di Magdala e l’altra Maria, con l’aggiunta, nel versetto successivo, di un terremoto che fa scappare le guardie poste là e rotola via la pietra dell’ingresso; e infine, secondo Luca, (cap. 24,10) Maria Maddalena (o di Magdala), Maria, madre di Giacomo, e Giovanna.

  Tali “pie donne” incontrano al sepolcro uno o due angeli, che dicono loro…ma facciamo parlare direttamente le varie versioni.Secondo Marco (cap. 16,4-8):

[…] Alzando lo sguardo, osservarono che la pietra era già stata fatta rotolare, benché fosse molto grande. Entrate nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d'una veste bianca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l'avevano posto. Ma andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro: «Egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto»». Esse uscirono e fuggirono via dal sepolcro, perché erano piene di spavento e di stupore. E non dissero niente a nessuno, perché erano impaurite. […]; 

  Secondo Matteo, invece (cap.28, 1-7):

  […] Dopo il sabato, all'alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l'altra Maria andarono a visitare la tomba. 2Ed ecco, vi fu un gran terremoto. Un angelo del Signore, infatti, sceso dal cielo, si avvicinò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa.Il suo aspetto era come folgore e il suo vestito bianco come neve 4Per lo spavento che ebbero di lui, le guardie furono scosse e rimasero come morte. 5L'angelo disse alle donne: «Voi non abbiate paura! So che cercate Gesù, il crocifisso. 6Non è qui. È risorto, infatti, come aveva detto; venite, guardate il luogo dove era stato deposto. 7Presto, andate a dire ai suoi discepoli: «È risorto dai morti, ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete». Ecco, io ve l'ho detto». […].

 Secondo Luca, infine (cap. 24,1-10):

[…]Il primo giorno della settimana, al mattino presto esse si recarono al sepolcro, portando con sé gli aromi che avevano preparato. 2Trovarono che la pietra era stata rimossa dal sepolcro 3e, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù. 4Mentre si domandavano che senso avesse tutto questo, ecco due uomini presentarsi a loro in abito sfolgorante5Le donne, impaurite, tenevano il volto chinato a terra, ma quelli dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? 6Non è qui, è risorto. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea 7e diceva: «Bisogna che il Figlio dell'uomo sia consegnato in mano ai peccatori, sia crocifisso e risorga il terzo giorno»». 8Ed esse si ricordarono delle sue parole 9e, tornate dal sepolcro, annunciarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri. 10Erano Maria Maddalena, Giovanna e Maria madre di Giacomo […].

  Ma non basta, perché nei versetti successivi delle versioni dei Vangeli di Marco e Matteo viene raccontato come Gesù abbia smentito perfino gli angeli, visto che non aspettò certo di ritornare in Galilea per apparire a qualcuno, ma anzi si manifestò prima a Maria Maddalena e ad altre donne che erano con lei, a significare il rapporto speciale che aveva con il genere femminile, non considerandolo certo inferiore o peggio rispetto a quello maschile, come nella mentalità del tempo in cui le donne non potevano nemmeno rendere testimonianza in tribunale (tanto che gli Apostoli, in prima battuta, considerarono “vaneggiamenti” i racconti di queste ultime sulla Resurrezione), ma addirittura dichiarandole degne di essere depositarie di importanti considerazioni teologiche in ogni incontro che aveva con loro (su cui ci si ripromette di ritornare).

Si comincia dunque con il Vangelo di Marco, in cui si afferma (cap. 16, 9-11) che:

 

[…]Risortoal mattino, il primo giorno dopo il sabato, Gesù apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva scacciato sette demòni. 10Questa andò ad annunciarlo a quanti erano stati con lui ed erano in lutto e in pianto. 11Ma essi, udito che era vivo e che era stato visto da lei, non credettero. […]

 

Gli fa eco quello di Matteo, in cui si dice (cap, 28, 8-9) che:

[…]le donne corsero a dare l'annuncio ai suoi discepoli. 9Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. […]

 

Nonostante, dunque, l’incredulità iniziale, dovuta anche al pregiudizio maschilista corrente, per cui Gesù li rimprovera decisamente, Pietro e Giovanni si trasformano poi quasi in agenti di polizia scientifica sulla scena del crimine, in questo caso di sottrazione di cadavere, e corrono al sepolcro per constatare che cosa fosse successo. Ecco quasi il loro rapporto, riassunto e confermato in un solo versettodalla versione di Luca (cap. 28, 12): «Pietro tuttavia si alzò, corse al sepolcro e, chinatosi, vide soltanto le bende» e soprattutto secondo Giovanni (cap. 20, 3-7):

[…] Pietro allora uscì insieme all'altro discepolo e si recarono al sepolcro. 4Correvano insieme tutti e due, ma l'altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. 5Si chinò, vide le bende posate là, ma non entrò. 6Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò le bende posate là, 7e il sudario - che era stato sul suo capo - non posato là con le bende, ma avvolto in un luogo a parte. […]

Comunque, tutti i Vangeli sembrano concordare sul fatto che l’apparizione a Maria di Magdala (o Maddalena) sia stata la prima e non importa se questa sia stata in compagnia di altre donne o meno (anzi, secondo Giovanni, come già accennato, essa sarebbe stata proprio la sola a recarsi al sepolcro prima di tutte le altre), a significare appunto lo speciale rapporto che la legava al Salvatore, suscitando forse le gelosie degli altri discepoli, tanto che l’evangelista Luca tiene subito a specificare come la Maddalena fosse stata quella da cui Gesù aveva cacciato sette demoni (ossia, secondo la simbologia biblica, un numero indeterminato di demoni, in cui però la parola demone, standoal significato greco e alla sua traduzione italiana in demònio o dèmone, oltre alla personificazione del male (il Demònio), sta anche ad indicare talenti e sensibilità individuali (i dèmoni, le ossessioni per la pittura, la poesia, il gioco, ecc.), posseduti, però, in modo disordinato, ossia, quindi, stando a significare l’incertezza del confine tra follia e possessione diabolica, nonché tra follia e talenti naturali.

  Nella prossima e ultima parte, si analizzerà appunto questa apparizione e come il Salvatore sia arrivato ad essa, dopo la morte sulla Croce. 

 

(continua)

Perpetua

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Condividi su:

Seguici su Facebook