Basta uno sguardo anche veloce ai social, in primis Facebook, per rendersi conto di quanto la notte di San Giovanni sia sentita e di come molti, nella sera del 23 giugno, si siano spesi in preparazioni e rinnovamenti delle tradizioni “agricole” e contadine. Tantissimi e dei più svariati sono stati, infatti, post corredati da foto raffiguranti soprattutto Acque di San Giovanni.
Ma nella notte da molti considerata una delle più magiche c’è anche una altrettanto sentita usanza legata alla magia, alla forza e alla prosperità di cui si caricano le piante in questo periodo: parliamo della raccolta delle noci verdi per preparare il liquore Nocino. Noci che la tradizione vuole siano raccolte a mano da una donna proprio nella notte del 23 giugno, dopo che hanno assorbito il calore del sole e l’influsso lunare, prima che vengano ricoperte dalla rugiada del mattino, e che possono essere usate proprio oggi, il 24 giugno per preparare questa bevanda alcolica dalle virtù digestive che aiuta il sistema immunitario ad affrontare il periodo invernale.
Come tutte le tradizioni legate a tale festività, anche quella del Nocino si caratterizza per un forte carico di sacralità tendenzialmente pagana, di origine antica, legata anche alle credenze sulle streghe e al loro legame con il noce. Si narra, infatti che le streghe (tra cui anche Salomé, colei che causò la morte del Battista) si riuniscano sotto tale albero per raccogliere ingredienti necessari a preparare pozioni magiche, quali iperico (detta proprio erba di San Giovanni), artemisia, vischio, sambuco, verbena e anche noci verdi; bottino che, sempre secondo alcune leggende, venga messo a essiccare per qualche giorno per utilizzarlo durante il periodo invernale.
Ma come si prepara dettagliatamente tale bevanda?
Ci torna nuovamente utile il mondo social e in particolare Facebook: è di pochi minuti fa un post della Pro Loco di Cupello che, con la consueta attenzione e cura nella trasmissione delle tradizioni locali, ha condiviso la ricetta del Nocino “fornita dalla Cupellese Grazia Greco” , corredata da bellissimi scatti realizzati “dalla signora Stefania Pasquini” che, proprio la notte scorsa, l’ha preparato.
E noi condividiamo felicemente tale ricetta e il procedimento relativo, in modo che chiunque vorrà potrà sperimentare tale preparazione.
Gli ingredienti necessari sono: 20 noci intere e fresche, un litro di alcool puro a 90°, 500 g. di zucchero, 2 g. di cannella trita, 8 chiodi di garofano, la scorza di un limone, 275 g. di acqua.
Il procedimento è molto semplice e consiste nello spaccare in quattro parti le noci che andranno poi messe in infusione insieme a tutti gli altri ingredienti all’interno di un barattolo o contenitore di vetro che possa chiudersi ermeticamente. Tale contenitore va lasciato in un luogo tiepido per un mese o poco più, avendo cura di agitarlo ogni due-tre giorni.
Fatto riposare il composto per alcuni mesi, solitamente fino al periodo natalizio, il liquido va filtrato utilizzando un imbuto foderato con carta da filtro, facendo gocciolare pazientemente il tutto in modo che il liquore risulterà limpidissimo.
Caratteristico per il gusto forte e aromatico, lo si potrà gustare in compagnia di amici e parenti nelle serate più fredde e dopo laute cene.
Dunque, se siete amanti delle tradizioni e avete noci verdi a disposizione, non resta che mettervi all’opera: avete ancora buona parte della giornata di oggi per preparare il famoso Nocino.