È tornato a splendere il sole sul lido di Casalbordino, caldi raggi del sole illuminano le onde del mare donando un dorato colore all’orizzonte. Il fortissimo vento di sabato scorso, che ha causato crolli di alberi e pericoli per l’incolumità anche a Casalbordino, appare un lontano ricordo. Ma così, purtroppo, non è. Basta percorrere il lungomare, passeggiare a pochi passi dagli stabilimenti balneari, e la fragilità di questa costa si svela ancora una volta. Il fortissimo vento di sabato ha causato mareggiate che hanno sferzato il lungomare, con l’acqua che anche questa volta ha raggiunto il muretto e la strada. E gli stabilimenti si sono ritrovati letteralmente immersi nell’acqua, spiaggia completamente sparita alla vista come ingoiata dal mare in burrasca.
Le immagini sono emblematiche, passano gli anni e la profonda spiaggia dell’infanzia di generazioni e generazioni di casalesi rimane sempre più solo un vago e lontano ricordo. Un’emergenza che, tra interventi tampone e l’avanzare della linea di battigia, è iniziata nel lontano 1995 giungendo sino ai giorni nostri. Nel 2019 e nel 2021 le mareggiate hanno fortemente danneggiato il muretto arrivando a minacciare la strada, tre anni fa si creò una piccola voragine nell’asfalto. I balneatori, come ha ricordato in questi giorni il responsabile SIB Alfredo Di Rito, da tanti anni continuano a chiedere interventi duraturi e risolutivi. Il sindaco Filippo Marinucci varie volte, anche a seguito dei crolli del 2019 e del 2021, ha interessato la Regione chiedendo fondi e sblocco dei progetti per intervenire sulla situazione del lungomare.
La situazione del lido di Casalbordino e la necessità di interventi rapidi, urgenti e risolutori sono stati al centro anche di un recente consiglio comunale a fine luglio. In tale occasione, nella tavola rotonda a margine della seduta, sono intervenuti il sottosegretario regionale D’Annuntiis e il dirigente regionale D’Alberto. “Casalbordino vuole salvaguardare la sua costa dai fenomeni erosivi ed è costantemente al lavoro per programmare nuovi interventi di difesa - ha riassunto in una nota pubblica i lavori la Presidente del Consiglio Comunale Alessandra D’Aurizio - agli autorevoli ospiti oggi presenti nella Sala del Consiglio Comunale, ing Marcello D'Alberto delle Opere Marittime ed il Sottosegretario regionale alle Infrastrutture, Umberto D'Annuntiis, il Consiglio Comunale ha chiesto a gran voce di apportare correttivi sostanziali ai lavori già programmati, laddove i risultati non sono stati raggiunti e finanziarie velocemente, con fondi strutturali ma anche straordinari, opere risolutive per il problema dell’erosione a Casalbordino”. Il contrasto ai gravissimi danni dell’erosione costiera, si legge nel testo della delibera, riveste “carattere di assoluta urgenza per l’intero territorio di Casalbordino” e non è possibile “procrastinare ulteriormente l’adozione di misure, da valutare e concordare con tutti i soggetti a vario titolo coinvolti, che possano risolvere in via definitiva la questione della erosione della costa” la sintesi della delibera approvata all’unanimità dal consiglio comunale. Un documento in cui si è sottolineato l’importanza dell’economia turistica e degli operatori e “la posizione strategica di Casalbordino per lo sviluppo e la promozione anche a livello nazionale della pista ciclopedonale della Via Verde, in quanto il nostro Comune è l’unico ad ospitare sul proprio lungomare e sulle proprie strade comunali il tracciato della Via Verde che, invece, in tutti gli altri comuni, ha occupato le aree dell’ex tracciato ferroviario adriatico”. Sulla Via verde pose l’accento anche la nota della Presidente del Consiglio Comunale Alessandra D’Aurizio: “è nostro dovere tutelare la natura e l’ecosistema dunale di Casalbordino, tutelare l’economia che gravita intorno al Lido, salvaguardare e promuovere il turismo di Casalbordino nonché la Via Verde che attraversa il territorio di Casalbordino”. Il consiglio comunale e la tavola rotonda con la Regione furono convocati a seguito di un’altra mareggiata che, come accaduto sabato scorso, aggravò la situazione con ingenti danni su iniziativa del sindaco Marinucci e della vicesindaca con delega ai lavori pubblici Carla Zinni d’intesa con la Presidente D’Aurizio.