Il Novecento è stato definito il “secolo breve”. Ma in quella “brevità” sono contenuti orrori, crimini, genocidi che hanno segnato, probabilmente per sempre, il corso della Storia. In pochi decenni l’Europa piombò dalla “Belle Epoque” alla Prima Guerra Mondiale. Per poi precipitare negli orrori dei totalitarismi e della Seconda Guerra Mondiale.
Orrori, morti, distruzioni, crimini disumani ricordati in ogni angolo del nostro territorio. In tutti i comuni abbiamo piazze, monumenti, strade che ricordano l’Olocausto e gli eccidi nazifascisti, i morti delle foibe ed episodi delle due guerre che hanno direttamente coinvolto i nostri territori.
Oggi ricorre uno degli anniversari simbolo della Seconda Guerra Mondiale: il bombardamento atomica di Hiroshima settantotto anni fa. Tre giorni dopo una seconda bomba atomica fu sganciata su Nagasaki. Nei due giorni le vittime sono state stimate tra 150.000 e le 220.000 persone, quasi esclusivamente civili. Oltre a centinaia di migliaia di persone che subirono tutta la vita le conseguenze di radiazioni che avvelenarono e devastarono il territorio delle due città e non solo.
L’immensa portata delle bombe atomiche sganciate e l’orrore delle conseguenze hanno portato a non ripetere, finora nella Storia, l’uso di ordigni bellici della stessa tipologia. Ma, in questo ultimo anno e mezzo, la paura della “guerra nucleare” è tornata prepotentemente d’attualità. Lo scoppio della nuova guerra tra Russia e Ucraina e il dramma di migliaia di persone costrette a fuggire ha mobilitato le coscienze, le scuole, le istituzioni, lo straordinario mondo del volontariato e della solidarietà anche nei nostri comuni. Lo abbiamo raccontato sulle nostre pagine, riportando la notizia delle riflessioni in occasioni come la “Giornata della Memoria”, la “Festa della Repubblica” e quella delle “Forze Armate e dell’Unità nazionale”. E nelle occasioni in cui, a Casalbordino, Pollutri e Cupello per esempio, ci sono stati eventi per chiedere la Pace ed esprimere solidarietà concreta al popolo ucraino.
Questa guerra, che da un anno e mezzo piomba ogni giorno nelle nostre case dai telegiornali, dal web e per le sue conseguenze economiche, fa temere e tremare quasi periodicamente che possa diventare una “guerra nucleare”, che quasi ottant’anni dopo Hiroshima e Nagasaki si possa tornare ad utilizzare bombe atomiche.
La “Nuova Agenda per la Pace”, presentata nelle scorse settimane dal Segretario Generale delle Nazioni Unite Gutierres, raccomanda come prima azione l’eliminazione delle armi atomiche. A Vienna è in corso la Conferenza di Revisione in del Trattato di Non Proliferazione. Mentre l’Italia è ancora tra gli Stati che non ha ratificato il Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari.
Il mondo si migliora con la forza delle idee e non con l’idea della forza
«Mai come quest’anno dobbiamo augurarci la Pace in tutto il mondo»
Celebrare non solo per dovere istituzionale ma per riflettere su passato e presente
«Ogni dittatura toglie il diritto più importante, quello alla vita»
Dobbiamo ricordare perché non ci siano mai più infami leggi come quelle razziali
Una giornata di riflessione e ricordo di quanti hanno perso la vita in nome della libertà