Con uno striscione su cui era scritto "Fermate l'occupazione e riaprite la rianimazione" si è svolto ieri un sit in davanti al tribunale di Lanciano organizzato dai consiglieri comunali dell'opposizione di centrosinistra in Comune, rappresentanti politici territoriali dei partiti e dei movimenti che costituiscono il coordinamento Uniti per la Salute.
La scelta è caduta sul tribunale perché è un altro luogo dimenticato dalla politica: non c'è ancora la soluzione definitiva in merito alla salvezza dei 4 tribunali minori abruzzesi, tra i quali quello di Lanciano, in proroga fino al 31 dicembre 2025.
Salute e Giustizia, due temi chiave per la minoranza che ha proseguito l'azione di sensibilizzazione contro la chiusura della Rianimazione all'ospedale 'Renzetti' decisa dalla Asl Lanciano Vasto Chieti: eliminati i posti letto, 2 spostati nel blocco operatorio e 4 trasferiti a Chieti, i sei posti sono stati dati al reparto Utic, chiuso perché in pessime condizioni e sul quale è stato presentato un esposto.
Presenti alla protesta anche i consiglieri regionali Silvio Paolucci (Pd), che in Regione ha presentato un'interpellanza che sarà discussa il 12 novembre, e Francesco Taglieri (M5S), a sua volta autore di una risoluzione. Lo scorso 25 ottobre il presidente della Regione, Marco Marsilio, presente in Comune con l'intero centrodestra cittadino, aveva dichiarato: "Garantiti gli standard di assistenza nella rianimazione".
Per il portavoce dell'opposizione Leo Marongiu "le responsabilità gravi di tale decisione, che di fatto azzoppano le attività del 'Renzetti', sono a carico del Dg Asl Thomas Schael che ha sottovalutato e non ha programmato la situazione precaria che poi ha costretto alla chiusura dell' Utic con la decisione di spostarlo nei locali ristrutturati della Rianimazione. Non c'è nulla di più definitivo del temporaneo e non può esistere un Dea di primo Livello con attività chirurgiche, punto nascite e stroke-unit senza un reparto di rianimazione, visto che i due posti letto attuali possono essere considerati solo in funzione di terapia intensiva e attività post chirurgica. La rianimazione di Lanciano è a servizio di un territorio di oltre 150 mila abitanti e chiediamo soluzioni immediate per ripristinare l'ordinaria attività ".
(Ansa Abruzzo)